Caro m'è il sonno,e più l'esser di sasso,
mentre che 'l danno e la vergogna dura;
non veder,non sentir m'è gran ventura;
però non mi destar,deh,parla basso.
Scritto tra il 1545 e il '46 quando le Cappelle Medicee vennero aperte al pubblico.LA notte.
29 ago 2010
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8 commenti:
Bellissimo Marcellina, in effetti il sonno è impagabile, nonostante tutto. Un saluto
Buona simanedda e
vasuneddi.
Frase molto incisiva... il sonno questo nostro grande amico ristoratore in cui ci rifugiamo per non sentire e non parlare...
Bentornata sul web Marcella... un abbraccio e buona giornata!
Finalmenteeeeeeee . Bettornata Marcella e buona settimana.
Buon settembre Marcella ... un abbraccio!
Bonu misi di settembri.
Vasunazzi.
Ciao Marcella,hai sentito che forse Galileo non ha inventato il telescopio?Stanno indagando, sarebbe una grande bugia. Un vasillo.
Anche qui la mattina fa proprio un bel freschino e dopo tutto i giorni di afa... ben venga questo fresco ristoratore....
Un abbraccio e buona giornata!
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