29 ago 2010

MICHELANGELO BUONARROTI:EPIGRAMMA XXXIX

Caro m'è il sonno,e più l'esser di sasso,
mentre che 'l danno e la vergogna dura;
non veder,non sentir m'è gran ventura;
però non mi destar,deh,parla basso.

Scritto tra il 1545 e il '46 quando le Cappelle Medicee vennero aperte al pubblico.LA notte.