
La valigia
La valigia vecchia
legata con lo spago
ha preso il treno
per andare al nord
S'è fermata alla stazione
grigia oltre frontiera
è scesa
E adesso sta in un canto ad aspettare
di tornare
verso il sole del "SUD"
Questa poesia è dell'amico poeta Giovenale Nino Sassi
al quale và il mio grazie
la poesia è tratta dal suo blog http://giovenaleninosassi.blogspot.com
E sai quante valigie di cartone hanno viaggiato, da sud a nord.
RispondiEliminaBuona giornata.
Anche io sono andata al Nord a lavorare però adesso sono ritornata nella mia terra al Sud perchè la mie radici sono qui.
RispondiEliminaCiao Marcella buongiorno e buona giornata da Gabry in blog Belella
Io conosco anche molte persone che se ne sono andate ma non vogliono piu' tornare al Sud.
RispondiEliminaGiovani in cerca di lavoro che sono riusciti ad ambientarsi, farsi una famiglia, degli amici e non rimpiangono la propria terra..
(ot)
RispondiEliminaa commentare il decennale del terremoto basterebbe quello schifo di borsa che hanno tirato fuori. io l'ho avuta in regalo dentro la basilica, e non gliel'ho tirata dietro giusto per pietà
tutto cio' è molto 'antico' ma cosi' attuale.
RispondiEliminaSiamo sempre - a turno - migranti in cerca di fortune.
Cmprensione dunque per chi - oggi -
vaga alla ricerca.
sherazade
mio nonno aveva una valigia simile ... però lui era già evoluto... niente spago, usava una cinghia!!
RispondiEliminaCiao Marcella, bella la poesia.. visiterò il suo blog! Bacioni :))
RispondiEliminaMa che fatica per riuscire a pubblicare un commento... ora ci riprovo!! Ciao ciao :))
RispondiEliminaBuongiorno Marcella, ora sono ritornata nella mia città natale Napoli.
RispondiEliminaCiao e buona giornata da Gabry in blog Belella
Buona giornata anche a te. Un bacione. Vivi
RispondiEliminaquando si è giovani si pensa di poter vivere ovunque, ma poi piano piano si insinua in noi il desiderio della terra dei nostri avi, ciao-.
RispondiEliminaCiao Marcella ti auguro uno splendido giorno ed un fantastico fine settimana Gabry in blog Belella
RispondiEliminaciao ciao, da oggi riparto con le ricette, vediamo se trovo la costanza di farlo, per la piccola dovrei trovare una bella foto, vediamo, ciao.
RispondiEliminafatto, adesso vado, ciao
RispondiElimina;) era una borsa orrenda per celebrare il decennale del terremoto...ma veramente orrenda
RispondiEliminaps ma tu che per giornale scrivi? (se si può sapere)
(Fulvia)
Battiato dice in una canzone che ovunque tu vada,anche se dici che non ci vuoi più tornare al sud, quando la terra del sud ti chiama non riesci a dire di no.
RispondiEliminaCiao Marcella,
RispondiEliminabella la poesia.
Anche la valigia di cartone era poesia e lo spago che, spesso, la legava, poesia anch'esso.
Valige di cartone. Altre hanno viaggiato dal nostro nord ancora più a nord.
Da parte di madre io sono di origine trentina, quella parte di trentino che era e si sentiva italiana.
Italiana anche nella tanta povertà di quel passato.
Dei miei zii sono andati a cercar fortuna in Germania, altri in Belgio, altri in Svizzera. Alcuni son tornati al Trentino altri no.
E' la vita. La vita, avvolta fra i sogni e le speranza, anch'essa in una valigia di cartone.
Un saluto a tutti coloro che hanno commentato questo post.
banzai43
www.bloggers.it/banzai43
quanta malinconia...
RispondiEliminabaci!
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RispondiEliminaE adesso sta
in un canto ad aspettare
di tornare
verso il sole dei paesi del SUD
(Baci)